sabato 14 dicembre 2013

Catalogo brand mixer ad immersione















Il FUTURO del frullimix

IL FUTURO DEL MIXER


Il tri-mixer
Un frullimix a tre fusti. Dunque a sei lame. Adatto a grandi recipienti e a quantità maggiori di cibo da frullare. L'azione delle lame avviene in tre direzioni differenti e non solo verso il basso.


Il mega-mixer
Un frullimix gigante, privo di fusto e manico. Frulla attraverso la pressione che si imprime con le mani, direttamente sul cibo posto nel piatto.

Il NONSENSE del frullimix

L'ASSURDO DEL MIXER


L'auto-mixer
Un frullimix privo di cavo di alimentazione. Esso è immobile. Non è l'elettrodomestico a muoversi, ma sono gli alimenti a ruotare vorticosamente contro le lame, per essere triturati.


Il "rexim"
Un frullimix al contrario. Non tritura, non frulla, non mescola, anzi....rende solido e consistente tutto ciò che consistenza non ha! il cibo passa dallo stato liquido allo stato solido!

mercoledì 4 dicembre 2013

La NUMERAZIONE del frullimix

1      LA MATEMATICA DEL FRULLIMIX
1à Numero di tasti presenti per l'accensione e la regolazione

2 à Numero di lame di cui è provvisto

220 – 240 - 50 Hz  à  Frequenza

200 - 250 W max à  Potenza di targa

La FILOSOFIA del frullimix


LA METAFORA DEL MIXER
Un mixer è come la guerra: Distrugge i solidi, le città, gli edifici, gli oggetti, riducendo tutto in macerie. E’ una modifica irreversibile di qualcosa. ( Zucchine, patate e peperoni, ecc, non potrebbero più, una volta frullati, ritornare tali.)




Un mixer è però anche come un’arma. E’ come una riduzione di resistenza in qualcuno. E’ come obbligare un avversario a cedere, con la forza. (Gli alimenti perdono la loro solidità, possono essere assaporati anche senza la necessità di masticare, perché hanno modificato e distrutto la loro reale consistenza)

La FISICA del frullimix


Effetto Giroscopico
Quando ad un corpo in rotazione intorno ad un asse (rotazione B), viene impressa un'altra rotazione intorno ad un'altro asse perpendicolare al primo (rotazione C), si genera un momento intorno ad un terzo asse (rotazione A), perpendicolare ai primi due, denominato Effetto Giroscopico.




Applicazioni:
·         oggetti contenenti un motore.
·         Motociclette e moto in genere

·         Modellismo e Aerei telecomandati

1984 - Elenco oggetti


Non tutti gli uomini vengono per nuocere - Elenco oggetti


martedì 26 novembre 2013

Brevetti mixer ad immersione

Brevetto del 1954

Brevetto del 1993

Brevetto del 2012

L'evoluzione del frullatore

Se volessimo ricercare le origini del mixer, in base alle sue funzioni, tornando indietro nel tempo, certamente approderemmo a quello che è stato il classico pestello e mortaio, utilizzato per pestare, ridurre in polvere, quindi mescolare sostanze perlopiù solide. Potremmo definirlo un semplice recipiente, dal fondo tondeggiante, generalmente in legno duro o metallo, nel quale vengono inserite le sostanze, che vengono poi triturate attraverso il pestello, costituito da una corta mazzetta, la quale si avvale di un’estremità da impugnare, e di una invece più larga e pesante, che viene a contatto con gli alimenti.




In cucina era quindi utilizzato  per la preparazione di alimenti come il pesto, il guacamole o per sminuzzare erbe e spezie. Lo svantaggio era ovviamente quello di essere un utensile che come tale richiedeva una certa manualità.  Era infatti necessario sbattere e pressare il pestello sugli alimenti con una forza e una pressione variabile a seconda della consistenza e della durezza degli alimenti inseriti.





Rimanendo molto vicini alla manualità che pestello e mortaio implicano, prima dell’evoluzione di qualsiasi elettrodomestico finalizzato alla triturazione di alimenti, certamente troveremo la classica modalità di mescolare attraverso l’energico movimento della forchetta o di un banale cucchiaio in legno all’interno di  un recipiente.





Lo svantaggio in questo caso è l’ottenimento di pietanze e miscugli non totalmente omogenei, anzi abbastanza grossolani, se gli alimenti inseriti non sono abbastanza liquidi, sottili e “raffinati”. Questo implica perciò la fastidiosa formazione di grumi.




Si è così passati pertanto alla progettazione della frusta, che permette di ottenere preparati maggiormente omogenei, eliminando la maggior parte dei grumi, facilmente generabili con metodi manuali. Proprio dallo studio della frusta e del movimento che essa implica, si approda al primo frullatore a manovella, in cui ben due fruste vengono connesse a un meccanismo che vede un manico per agevolare la presa e una manovella che facilità il loro movimento, aumentandone così la velocità, ma con un minore sforzo fisico.




Il primo tentativo di frullatore elettrico è stato il frullatore a centrifuga, il quale con l’ausilio dell’alimentazione elettrica permette di avere una potenza maggiore per poter tritare e mescolare. Significativo è il passaggio da fruste a lame metalliche, che permettono di tritare perfettamente anche gli alimenti più consistenti e solidi e di eliminare la formazioni di grumi.  Questo primo elettrodomestico prevede l’inserimento e dunque la sostituzione di lame differenti a  seconda della funzione a cui deve assolvere, all’interno di un recipiente fissato su una base contenente il motore per l’alimentazione. Lo svantaggio è dunque relativo alla pulizia e alla manutenzione.



Sulla scia del frullatore a centrifuga seguiranno poi gli innumerevoli modelli di “robot” e
frullatori elettrici multifunzione e accessoriati, sino alla progettazione dell’attuale Bimbi, in grado si assolvere a numerosissime funzioni (tritare, mescolare, grattugiare, persino cuocere, attraverso la possibilità di una regolazione di temperatura durante il mescolamento). Benché i vantaggi siano davvero innumerevoli, il limite di questa grande tecnologia è la perdita della praticità.



Cambiare costantemente lame a seconda della funzione nei primi casi, lavare il recipiente (con accuratezza e attenzione affinchè non si bagni la struttura elettrica nel caso del Bimbi) nel caso di utilizzo dell’elettrodomestico per cibi differenti nello stesso momento, implica spesso un tempo elevato rispetto alle modalità manuali che, sebbene richiedano un maggiore sforzo fisico, spesso appaiono molto più sbrigative, specialmente per la preparazione di alimenti e pietanze molto semplici.



Proprio a questo requisito, il mixer a immersione risponde efficacemente, benchè sia mirato all’unica funzione di mescolare e tritare cibi perlopiù morbidi. Non prevede la sostituzione delle lame di cui si avvale e se utilizzato direttamente nel recipiente in cui si deve cuocere, preparare o addirittura mangiare permette di non sporcare ulteriori elementi.  Inoltre non è un elettrodomestico ingombrante, di facile utilizzo,  pertanto semplice e pratico. 

mercoledì 6 novembre 2013

Un mixer per frullare l'universo

" Prendo al volo una cometa
consigliato dal pomeriggio,
passeggiando tra un paio
di galassie dietro l'angolo
per fare acquisti dell'altro mondo.

Con un sorsino di Via Lattea
preparo un frullato di stelle
mentre esplosioni d'amici
mescolano follie
al punto giusto,
solo per dar gusto
a questo es...orbitante
fine settimana. "
di Simone Scienza

Una ricetta inventata sul momento, un frullato, dunque un miscuglio di elementi dell’universo. Elementi impercettibili, ma visibili, impossibili da maneggiare. Tuttavia grazie alla fantasia, si associa la meraviglia di questi frammenti di spazio a ingredienti profumati e dal sapore autentico. Un miscuglio, perché una ricetta senza un ordine. Una mousse di fantasia. Un po’ come l’origine delle ricette alimentari, che proprio dall’ingegno e dalla creatività generano, con l’ausilio di piccoli elettrodomestici come un mixer, nuove pietanze.

NOVEL - Edoardo Salvadori

Copertina del libro
http://www.libreriauniversitaria.it/1984-orwell-george-mondadori/libro/9788804507451

NOVEL - Alessandra Savina

Copertina del libro
http://www.libreriauniversitaria.it/non-tutti-uomini-vengono-nuocere/libro/9788804616221

martedì 5 novembre 2013

Manuale di istruzioni

Fronte di copertina
Pagina 1
Pagine 2 e 3
Pagine 4 e 5

Mixer ad immersione in varie lingue del mondo

Una carellata dei termini utilizzati in diverse nazioniper indicare
quello che noi conosciamo come "mixer ad immersione".
  • INGLESE - immersion blender
  • SPAGNOLObatidora de inmersión
  • FRANCESEmélangeur à immersion
  • TEDESCOstabmixer
  • GIAPPONESE -  浸ブレンダー
  • CINESE浸攪拌機
  • TURCOdaldırma blender
  • FINLANDESEupottamalla sekoitin

lunedì 21 ottobre 2013

Abbecedario


Componenti


A. Pulsante d'accensione
B. Molla del pulsante
C. Parte frontale della scocca in materiale polimerico
D. Guarnizione in gomma per alloggiamento motore
E. Guarnizione in gomma forata per alloggiamento motore
F. Scatola motore
G. Parte posteriore della scocca in materiale polimerico
H. Fusto in materiale polimerico con lama interna in acciaio inox
I. Guarnizione superiore in materiale polimerico
J. 2x Vite di avvitamento della parte superiore delle due scocche
K. 2x Vite di avvitamento della parte inferiore delle due scocche
L. Guarnizione inferiore in materiale polimerico
M. Cavo d'alimentazione

A. Switch
B. Button spring
C. Frontal polymeric covering
D. Gasket for motor firmness
E. Pierced gasket for motor firmness
F. Motor
G. Rear polymeric covering
H. Shaft polymeric assy with internal inox blade
I. Polymeric superior gasket
J. 2x Superior covering screw
K. 2x Inferior covering screw
L. Polymeric inferior gasket
M. Electric cable


DCG Green Line, HM9811 K - Mixer a immersione

 

PER COSA SI UTILIZZA Mescolare e frullare in modo facile e veloce. Indicato per preparare salse, zuppe, maionese, puree, cocktail, cibi dietetici e per neonati.

COME SI UTILIZZA
Inserire il gambo con le lame nella parte del motore e girare fino a quando non si percepisce uno scatto. Per evitare schizzi, immergere il mixer in un recipiente dai bordi alti, poi premere l’interruttore. Perché il mixer rimanga in funzione è necessario tenere premuto il pulsante. Per poterlo capovolgere, rilasciare il pulsante.