MOTIVAZIONE DELL’UTENTE
Inutile negare che il classico mixer a immersione è un
elettrodomestico di cui si potrebbe fare a meno, definibile perlopiù non essenziale. Ma
cosa motiva l’utente al suo acquisto?
Ciò che si è in grado di produrre con un mixer è
riproducibile esattamente anche con un lento e meticoloso lavoro manuale. Basti
pensare alle origini di quest’elettrodomestico che vedono l’utilizzo di
pestello e il mortaio, che richiedevano il pieno coinvolgimento dell’uomo.
Pertanto ciò che stimola all’acquisto di un tale
oggetto è la possibilità che esso offre di raggiungere lo stesso prodotto
alimentare, riducendo il tempo utile per la sua preparazione e riducendo anche
lo sforzo richiesto all’uomo. Questo ci induce a comprendere come esso
rappresenti una semplificazione del
lavoro, come una preparazione in cucina ad esempio, che spesso si
eviterebbe perché troppo impegnativa.
Un altro aspetto
motivazionale è poi rappresentato dalla perfezione dell’omogeneità che il preparato difficilmente potrebbe
raggiungere se fosse prodotto manualmente, dunque senza l’ausilio di lame
alimentate elettricamente.
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